Correvano i primi del ‘900 quando la famiglia Milesi, taglialegna della Val Brembana, dal bergamasco si trasferì a Louvois in cerca di fortuna. Da secoli terra di boscaioli, grazie alle sue ricche e fitte foreste, la Montagna di Reims dell’epoca poco somigliava all’odierna distesa di vigne, patria d’elezione per il pinot nero spumantizzato. Venuto meno l’interesse per la legna, soppiantato dai combustibili moderni, i Milesi subito annusarono il vento del cambiamento riconvertendosi ben presto in piccoli Vigneron; prima quali conferitori delle grandi Maison, quindi dalla metà degli anni ’90 come produttori in proprio di Champagne (Recoltant Manipulant per dirla alla francese). Da li inizia un percorso coronato di successi e grandi bottiglie.
Guy Mea
Ai giorni nostri è la giovane Sophie Milesi, a gestire il frutto dei nove ettari di terra a Premier Cru nel cuore della montagna di Reims. Di supporto il padre che come già il nonno si occupa del lavoro nelle vigne, tenute quali il piccolo giardino del cortile di casa Milesi. Nuova e vecchia generazione che vanno a braccetto. Sophie è anche parte del progetto FA’BULLEUSES, un gruppo di giovani produttrici di Champagne audaci ed appassionate nel promuovere una nuova lettura “al femminile” delle bollicine più famose del mondo.