La piccolissima cantina boutique dedicata esclusivamente alla produzione di un cru, è un gioiello di architettura industriale e di storia enologica, nata da un raffinato restauro conservativo di un vecchio opificio degli anni ’50 pugliese. Cantina Moros racchiude la storia del Salento e di Guagnano, epicentro della DOP Salice Salentino: già fra le storiche cantine sociali delle “Terre del Negroamaro”, sorge nei pressi della stazione ferroviaria, un tempo posizione necessaria per spedire le grandi cisterne di vino per rinvigorire le produzioni di altre aree. I lavori di restauro ultimati nel 2012, hanno ridato nuova bellezza e nuova funzione agli ambienti produttivi, come i fermentini di cemento e le vecchie vasche sotterranee divenute sala riunione e bottaia, luoghi dove arte e vino dialogano quotidianamente. Il nome richiama il colore scuro del Negroamaro e celebra il dio Moros (fratello di Hemera, che ha ispirato il nome di Tenute Eméra) custode delle fila del destino.
Probabilmente è l’unica cantina in Puglia ad essere dedicata alla produzione esclusiva di un solo vino e in piccolissime quantità, appena 6600 bottiglie ad anno. Una rarità anche nel panorama internazionale Sede centrale della Claudio Quarta Vignaiolo, è una piccola galleria d’arte contemporanea: tra le botti di legno, le scrivanie, gli spazi di produzione, si alternano dipinti di notevole pregio e il magnifico murale “Germinazioni3” realizzati dal maestro Ercole Pignatelli, il grande protagonista della cultura figurativa italiana ed europea dagli anni Sessanta; mentre la bottaia ipogea custodisce i preziosi reperti della storia del vino nel “Museo del Simposio di Claudio Quarta“. I visitatori della cantina sono accompagnati in un percorso unico fra il vino e la bellezza artistica e architettonica che ha ridisegnato i luoghi del lavoro. Periodicamente ospita esposizioni fotografiche e pittoriche di artisti emergenti, degustazioni talvolta associate a estemporanee di danza e teatro. Perché Moros è un luogo unico, dove si respira il legame speciale tra arte e vino.
Claudio Quarta Vignaiolo - San Paolo
All’ingresso, il racconto donato dalla scrittrice Annalisa Bari ispirato alla divinità greca, accoglie i visitatori. Un componimento che celebra l’unicità del luogo e del progetto che qui ha voluto realizzare Claudio Quarta, “Un Vigneto, una Cantina, un Vino”, per ottenere un cru d’eccellenza, puntando all’essenza autentica di un vino che ha scritto la storia del Salento, il Salice Salentino.