e delle genti, difendendo il territorio anche nei momenti storici più delicati. Le radici di questa famiglia arrivano fino al tempo delle saghe con lancia in resta… Erede di questa storica – e unica, nel suo genere – tradizione è la principessa Isabella Collalto de Croÿ, primogenita del Principe Manfredo e della principessa Trinidad di Collalto. È dal 2007 che la principessa segue personalmente i vigneti e la cantina ricevuti in eredità dal padre, con lo stile che ha caratterizzato questo lungo racconto di famiglia. Spiccano, nella sua conduzione, l’attenzione per le innovazioni sostenibili nella cura dei vigneti e la ricerca qualitativa applicata alle caratteristiche del prodotto e del territorio. Dal matrimonio nel 1989 di Isabella di Collalto con il Principe Guillaume de Croÿ sono nati gli amati figli Emmanuel e Violette. La perseveranza di un’oculata gestione familiare è un aspetto rilevante per l’affidabilità di un’intrapresa. La dinastia dei Collalto ha fatto proprio questo modus operandi di generazione in generazione, peculiarità che le ha consentito di assicurare una continuità storica alla salvaguardia dei propri possedimenti, con dedizione e amor d’identità. E anche oggi la loro storia già guarda con fiducia al domani. Dapprima i vigneti che maturano profumi e sapori nel corso delle stagioni, poi la vendemmia, effettuata seguendo antichi rituali pur con l’ausilio di una tecnologia amica, infine la vinificazione, l’atto finale che richiede una perfetta orchestrazione per garantire l’eccellenza del risultato fnale. Per esaltare le caratteristiche delle nostre uve, il nostro sistema di vinifcazione si avvale di presse a polmone con il supporto della catena del freddo, mentre la fermentazione viene condotta a basse temperature con lieviti selezionati. È preziosa come uno scrigno la cantina dell’azienda Collalto. Le botti di legno sono state realizzate su misura per i vini che ospitano, per garantire un perfetto affnamento e poter raccontare il carattere e i profumi di ciascuno. I tonneaux per le riserve hanno la capacità di 500 litri, mentre le dimensioni delle botti oscillano dai 42 ai 95 e 130 hl. La freschezza e il proflo varietale dei vini bianchi vengono assicurati dei maestosi vasi vinari termo-condizionati in acciaio. Il serbatoio più imponente ne contiene ben trentamila litri. Per le peculiarità di affnamento che assicurano, sono stati recuperati anche gli storici serbatoi in cemento