Nel 1907 la passione per il vino e la dedizione alla viticoltura spinsero trentasei contadini di San Paolo, Missiano, Monte (Appiano) e Riva di Sotto a guardare insieme verso il futuro. E così fondarono la Cantina Produttori San Paolo.
Il primo anno dalla fondazione della cooperativa richiese particolare flessibilità. Fino all’inaugurazione del nuovo edificio, la vendemmia venne ospitata nei vigneti privati e nella cantina in affitto della locanda “Schwarzer Adler”. Poi, finalmente, i fondatori della cooperativa sociale poterono usufruire degli spazi di due cantine sovrapposte, di una cantina di fermentazione, di una sala di lavorazione, di un ufficio e di un appartamento per ospitare il capo cantiniere. Dalla metà degli anni Sessanta l’uva raccolta venne trasferita nella cantina per un’attenta lavorazione senza ammostamento in tini o vasche. Fino a quel momento l’uva veniva comunemente pigiata a piedi nudi direttamente nel vigneto. Negli anni a seguire le nuove ed innovative attrezzature e l’ampliamento della cantina permisero uno sviluppo costante e un correlato aumento della produzione, sempre nel rigoroso rispetto degli elevati standard di qualità. Questo sviluppo è continuato fino ai giorni nostri. Oggi, la comunità della cooperativa sociale è composta da oltre 200 soci appartenenti al settore agricolo e da una ventina di dipendenti, che condividono giorno dopo giorno la passione per il vino. Al riparo circondati dalle mura antiche della nostra cantina si costruiscono ponti: dai grappoli d’uva al vino in bottiglia, dal passato al presente. Secoli di tradizione e l’innovazione rappresentata dalle tecnologie più moderne offrono a ciascuno dei nostri vini il trattamento che merita. Nella profondità delle cantine si alternano moderni serbatoi in acciaio a grandi botti in legno invecchiato. Inoltre, i nostri straordinari vini rossi e bianchi maturano per mesi, se non per anni, nelle piccole botti in rovere all’interno della bottaia per dar vita ad una perfetta simbiosi tra frutta e legno. È lì dal 1937. Nelle immediate vicinanze al paese, proprio di fronte al Paulsner Feld: il nostro bunker. E fortunatamente non ha mai dovuto svolgere il suo compito originario. Al contrario, per un breve periodo dopo la seconda guerra mondiale venne addirittura adibito ad abitazione. Dalla fine degli anni Settanta in poi gli è stato affidato un compito molto particolare. Grazie alla temperatura costante e all’umidità presente al suo interno, dal 1979 il bunker viene utilizzato per la produzione di spumante. Ad oggi, tra queste pareti spesse un metro, vengono conservate oltre 70.000 bottiglie: tutte le quattro annate dell’ambito Praeclarus.